Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate;
Oh mia patria sì bella e perduta!
Oh membranza sì cara e fatal!
Arpa d'or dei fatidici vati,
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi,
Come antico valor ne' tuoi figli.
Di Sionne risorge l'eletta;
Suoi nemici per sempre confusi
Alla gloria reddiva i perduti
Cinti e l'ara del Dio d'Israèl.